VITE PARALLELE
Il cuore selvaggio dell'Appennino
«Il caldo sole estivo è splendente nel cielo e nella montagna si avvertono soprattutto i suoni emanati dagli alpeggi: un’orchestra di muggiti, nitriti, belati e grida umane. Ma nel profondo delle maestose faggete e nei luoghi lontani dalla presenza umana, trovano riposo e riparo alcuni dei molti abitanti della montagna, ormai obbligati ad uscire allo scoperto soprattutto nelle ore crepuscolari. Vite parallele con le quali i pastori e gli animali domestici condividono l’ambiente montano. Vite legate tra loro, che si incontrano, che si scontrano, che si uccidono, che dipendono l’una dall'altra e che insegnano ai nostri occhi che è la morte stessa ad alimentare la vita».