Ditemi la verità, guardando questo scorcio vi verrebbe in mente il fiume Tevere? Oggi voglio portarvi nel luogo più spettacolare e selvaggio dell’intera asta fluviale: qui il Tevere si prende una grandissima rivincita estetica.
Spesso si tende ad associare il Tevere a Roma o alla regione Lazio, ma in realtà il fiume scorre per gran parte nel territorio umbro, attraversandolo per ben 210 chilometri su un totale complessivo di 406 chilometri. “L Tevere è ‘l mare nostro…”, così con saggezza e profondità, guardando la lenta corrente del fiume, disse un anziano pescatore umbro intervistato dal giornalista e ricercatore Antonello Lamanna. Nel tratto umbro le incertezze e i dubbi nei riguardi del Tevere vengono pian piano annientate da alcuni luoghi, abitanti e atmosfere che ancora oggi lo compongono. Quest’ultimi ci parlano dell’esistenza di un mondo fatto di forme e colori necessari alla nostra vita… un mondo più emozionante a cui abbiamo chiuso le porte, ma che, nonostante tutto, ci sta dando un ulteriore possibilità. La scomparsa di molti habitat, prendendo in prestito le parole di Dino Buzzati, “rappresenta un incanto spezzato senza rimedio, una nuova sconfitta della già mortificatissima natura; perché quanto più si estende sulla terra vergine il dominio dell’uomo, tanto più diminuiscono le sue possibilità di salvezza, e a un certo punto egli si troverà prigioniero di se stesso, gli verrà meno il respiro e per un angolo di autentico bosco sarà disposto a dar via tutte le sue diaboliche città”.
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Archivi
Settembre 2023
|