Come da tradizione, ogni anno trascorro qualche giorno nei miei luoghi del cuore andando a far visita al pastore Amerigo e ai suoi bianchi custodi, i quali gli hanno sempre dato la possibilità di convivere con il lupo e di portare avanti un’attività umana simbolo di saggezza, sacrificio, legame e connubio con il contesto ambientale. Non smetterò mai di sostenere tutta la mia profonda ammirazione per il pastore maremmano abruzzese, il quale ha giocato e giocherà sempre un ruolo fondamentale per la coesistenza tra attività umane e grandi predatori. In queste montagne, nel vento, nella nebbia e nei fragili equilibri che le governano, posso ritrovare il tempo vero: il tempo delle nostre emozioni, quel tempo scandito dai cicli naturali e dal vivere pienamente la natura che è fuori ma che si riflette in noi. Quel tempo che ha a che fare solo con il presente, con il qui ed ora, con la totalità del nostro essere liberando completamente la mente. L’unico tempo che realmente esiste e che dovremmo imparare a far nostro. Naturalmente questo non vuol dire vivere alla giornata senza obiettivi, o eliminare ricordi del passato e previsioni per il futuro, tutt’altro. Poiché la vita e il miracolo dell’esistenza non è ieri e non sarà domani… è ora.
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Ottobre 2023
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