Oggi vorrei presentarvi uno dei protagonisti del mio progetto sul Tevere… Spillo, il mio grande compagno di avventure, fratello, amico, padre e figlio allo stesso tempo. Sono dell’idea che non siamo noi a scegliere i nostri amici quadrupedi, ma siano loro a scegliere noi. Così è stato sia con il mio amato Bilbo (il mio primo cane) e soprattutto con Spillo.
Era l'ottobre del 2013 e Bilbo era morto da un anno esatto. Chi mi conosce sa quanto fossi attaccato a lui. Quando morì il dolore fu talmente grande che tra me e me pensavo che non avrei più preso un cane, ma la vita sa molto bene come sconvolgere qualsiasi cosa. A tal proposito, stavo tagliando un po' di legna con mio padre, quando sbucò fuori un pulcioso cane randagio, magro e a dir poco malandato, che si intrufolò prepotentemente dentro casa. Senza che vi dica il resto, penso che quel giorno sia stato uno dei più fortunati della mia vita. C’è un qualcosa di magico nel vivere e condividere la vita con un cane. Lo si vede crescere e man mano che cresce il legame e la complicità con lui è sempre più forte. È meraviglioso accompagnarlo lungo l’arco della sua intera vita e la vecchiaia per me rappresenta la fase più straordinaria. Prendendo in prestito le parole di Danilo Mainardi “Vedere il proprio cane invecchiato è una gioia paragonabile a quella di quando l’abbiamo accolto da cucciolo. Perché i vecchi cani regalano al padrone tutta la saggezza accumulata nella vita, tutta la loro collaudatissima esperienza di come si sta al mondo. Hanno uno sguardo profondo di infinita consapevolezza. Conoscono ogni tuo gesto, ogni tua parola, anticipano le tue mosse. Sono insieme saggezza, dolcezza e bellezza”.
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Settembre 2023
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