“Sopra e d’intorno, uccelli d’ogni specie, abituati al fiume e alle sue rive, allietano col canto l’atmosfera e intrecciano voli dentro il bosco”, così Virgilio descrive la foce del Tevere nell’Eneide. Purtroppo molto è cambiato e non potrà tornare indietro.
Nonostante l’erosione costiera, dovuta soprattutto agli sbarramenti sul Tevere presenti più a monte, nonostante la perdita di gran parte degli ambienti dunali e boschivi, scomparsi o compromessi a causa di un’urbanizzazione selvaggia senza precedenti, sulla foce del Tevere è ancora possibile ammirare scene e angoli di rara bellezza. Ho fotografato questi piovanelli pancianera (con mia grande sorpresa) nei pressi di una pozza su una spiaggia a nord di Fiumicino. È incredibile come un piccolo lembo di costa ben mantenuta possa essere così ricco di vita, come è anche sorprendente l’adattabilità e la forza di sopravvivenza di certi animali, i quali, nonostante l’impatto antropico circostante, cercano in tutti i modi di sopravvivere. Osservando queste scene ci rendiamo conto della forza e della bellezza della vita, dove il Tevere e il mare, in questo caso, ne rappresentano il principio. Un patrimonio incredibile che abbiamo ancora la fortuna di vivere.
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Settembre 2023
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