Mi trovavo in un tratto di Tevere dove il fiume scorre limpido e deciso con il suo sguardo fatto di magici riflessi e giochi di colore. Amo perdermi nei riflessi, sempre nuovi, creati da quest’acqua che scorre da tempi immemori, libera e mutevole, proprio come le immagini della vita che riflette. Il fluire dell’acqua ci insegna che il modo migliore per liberarsi dall’ossessione dei desideri, dalle frustrazioni e dall’odio è quello di lasciarli fluire, di liberarli. E non è rassegnazione, tutt’altro! È accettazione, è accogliere se stessi e donarsi alla vita senza resisterle. In questo modo anche il cuore si libera e il dono più grande che potremmo ricevere è la consapevolezza degli spazi dell’anima. Spazi che faranno posto a tutto l’amore che la vita e i suoi misteri ci possono dare. Un amore che se donato può creare ulteriori spazi pronti a ricevere, che come corpi celesti colmi di stelle brilleranno di luce propria, sempre di più. Nei suoni soavi e nei riflessi dell’acqua ascoltiamo il nostro fiume interiore, la guida che ci condurrà verso la scoperta più importante in grado di aprire le porte della felicità… la consapevolezza di chi siamo.
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Ottobre 2023
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