Nei giorni precedenti la nebbia l’ha fatta da padrona negli altopiani dell’Appennino e l’atmosfera misteriosa, affascinante, tetra e inusuale mi ha spinto ad andare verso il sole per ammirarla dall’alto. È così affascinante, dominata dal mistero, dalle forme sbiadite e dal fascino nel perdere punti di riferimento. Dall’alto le cime delle montagne sembrano isole in un mare e la luce del sole è pronta ad irrompere e squarciare questo strato nebbioso ricco di domande. Lascio che la gratitudine si unisca al vento e al volo dei gracchi, dell’aquila e dei grifoni per ringraziare gli alberi, le rocce, i tramonti e le lune ai quali ho chiesto tanta energia per salvare la vita di una carissima amica che ci stava per lasciare, dall’oggi al domani, senza bussare. Mi ritrovo qui anche perché spesso ho bisogno di leggere nuovi capitoli del libro del mio Io, che continua ad essere scritto, senza mai fermarsi. Mai trascurare le sue pagine, poiché trascurarle equivale a perdere la fedeltà in noi stessi.
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Settembre 2023
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