Poco prima del tramonto, una macchiolina scura e immobile è seduta sul crinale perfettamente mimetizzata con il paesaggio circostante. Chissà da quanto tempo il lupo era lì ad osservare la situazione. Ad un certo punto, quando il sole è ormai tramontato e non vi è più traccia di allevatori ed escursionisti, il lupo si alza, si sgranchisce le zampe e scende finalmente verso valle.
Trovo estremamente affascinante il fatto che “loro” sanno che ci siamo e magari ci stanno osservando. Come dico sempre, percepire è più importante di guardare: il fatto di percepirlo alimenta in noi degli istinti e consapevolezze che purtroppo teniamo addormentati durante il corso della nostra quotidianità, proprio perché ci siamo allontanati, con la mente e soprattutto con il cuore, dal contesto ambientale dal quale noi tutti dipendiamo e dipenderemo sempre. I nostri limiti e le nostre debolezze vengono a galla. Imparare a conviverci ci permette di conoscere noi stessi, di rispettarci e rispettare ciò che abbiamo intorno a noi. Ogni forma di vita, se realmente contemplata e percepita, ci ricorda che siamo parte di un “qualcosa” di molto più grande di noi, di cui non siamo i dominatori ma ne facciamo semplicemente parte: un sistema complesso, estremamente affascinante, fragile allo stesso tempo e ad oggi, purtroppo, fortemente compromesso. Un insegnamento, questo, che solo tale approccio può donarci. In una situazione in cui molte cose sono ormai irreversibili, spero che questo insegnamento possa darci la giusta forza per trovare nuovi equilibri, interiori ed esteriori, basati in primis sulla sostenibilità e sul fatto che il nostro benessere e la nostra felicità non sta nel volere molto, ma nel gioire di poco… che poi poco assolutamente non è.
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Settembre 2023
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