La Natura racconta
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Poco prima dell'alba, un lupo attraversa con fierezza un sentiero di montagna, seguito da un altro membro della sua famiglia rimasto poco dietro. Dopo circa mezz'ora torneranno con alcuni resti di cinghiale che verranno consumati tranquillamente dietro ad un piccolo cespuglio.
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Quando il sole è alto e cocente, quando la pioggia cada incessante e il cielo si fa cupo, tu sei sempre lì con la tua "ragion di vita"... il gregge che difendi.
Lavato dal cielo e illuminato dalle stelle, in te si rispecchia il tuo antagonista e parente più stretto, motivo della tua esistenza. E in voi è riflessa gran parte della nostra storia. "Impara a vedere e sii paziente. La natura ti stupirà con le sue inaspettate combinazioni".
Cit. Sam Abell Spesso mi capita di pensare al "tempo". Al nostro tempo, quello che c'è stato donato, prestato, rubato. Lo stesso tempo che spesso ci ritroviamo a gettare o a rincorrere.
La coesistenza tra attività umane e un grande predatore come il lupo è complicata, ma essere complicato non vuol dire impossibile e questo ce l’hanno dimostrato culture e persone straordinarie.
Un altro dei "miei luoghi" che probabilmente non sarà più come il cuore lo ha impresso nella sua memoria.
Ricordo ancora ogni singolo istante riguardo la storia di questa foto, la quale appartiene ad una lunga sequenza presente nel mio libro "Custodi erranti. Uomini e lupi a confronto".
Breve intervista al pastore Amerigo, il quale ci parla della sua storia e di come ha convissuto e si è sempre relazionato con il lupo.
Questa foto è stata scattata nel 2011, in una valle umida e ombrosa nella quale mi recavo spesso.
Dopo un'estate a dir poco drammatica dal punto di vista delle precipitazioni, il mio augurio più grande era quello di rivedere al più presto la neve.
Negli anni ho imparato ad apprezzare una famosa frase e modus operandi del fotografo John Shaw, il quale diceva che l'ottica migliore per una fotografia è quella che abbiamo a disposizione in quel momento.
Era una fredda mattina di fine Ottobre e la sera prima il corpo senza vita di un cinghiale giaceva nella brulla prateria d'alta quota.
Quello del bramito è sicuramente uno degli spettacoli più incredibili che possiamo ammirare durante la stagione autunnale.
Il sole stava accarezzando e dipingendo la prateria d'alta quota con una luce calda e soffice. Dopo un pò, una volpe, proveniente dalla vicina faggeta, entra in scena e l'attraversa.
Il Grifone (Gyps fulvus) è un rapace che dagli anni 50' fino all'inizio degli anni 90' era praticamente scomparso dalla maggior parte della nostra penisola (tranne che in Sardegna).
Le nuvole tornano ad avvolgere l'Appennino e la pioggia riporta vita e freschezza nell'arida terra.
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Dicembre 2020
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